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mercoledì 17 aprile 2013

Comitato di liberazione mamme: il mio baby blues

Era da un po' che volevo raccontare dei primi giorni a casa con scatolino e del mio (credo) baby blues, e quale migliore occasione del "comitato di liberazione mamme"??
Perchè ragazze diciamocelo, dietro quei visini rosati, quelle foto idilliache di noi che allattiamo o cambiamo pannolini con la paura di staccare un braccio a quell'esserino tanto piccolo e carino, o dietro a quella felicità di essere mamme e che sei finalmente a casa per goderti il tuo scriciolino, c'è una strana sensazione di inadeguatezza, paura o più semplicemente di incazzatura. Ecco a me è andata così.

Dopo tre giorni in ospedale in cui continuavo a ripetere "voglio tornare a casa", una volta varcata la soglia del nostro nido ho pensato "e ora che si fa??".

L'allora neo-papiL con l'aiuto del neo-zioA (mio fratello) avevano riempito la cameretta di scatolino con palloncini azzurri (credo che con gli ultimi superstiti ci abbia giocato uno scatolino che già gattonava), avevano disposto tutti i regali ricevuti in ospedale sul tavolo in sala in bella mostra e con l'aiuto di mia mamma, avevano messo i mazzi di fiori ricevuti in vasi e posti sulle scale (che dopo qualche giorno sembrava di essere al cimitero).

Tutto bello, bellissimo direi!

Ma io avevo solo 2 cose per la testa: 
-fare una DOCCIA assolutamente che avevo di quei capelli unti che nemmeno le patatine del McDonald sono così unte
-e DORMIREdormireDORMIREdormire punto!

A complicare le cose il nostro scatolino ha fatto in suo primo pianto a casa, piangeva e piangeva e da inesperti quali eravamo l' abbiamo coccolato ma non funzionava e dopo qualche minuto di pianto interroto ho pensato "non è che ha fame?" (ma va?!che scoperta!) e appena attaccato al seno si è calmato e poi addormentato.
Ma nel mentre che lui piangeva io ero incazzata nera! avevo fatto i miei piani e lui non collaborava! che cretina che ero, forse pensavo di aver partorito un bambolotto.

notare i braccialetti della clinica
Ed è forse stato in quel momento che ho realizzato di essere mamma. 

So che è stupido da dire dato che lo ero da 3 giorni ma ho capito veramente in quel momento, vedendolo piangere e io stanca, sporca e incazzata, che ero diventata mamma e cosa vuol davvero dire esserlo

Quando ero incinta dicevo "sì ma usciremo ancora, ci sono i nonni apposta per tenerlo"  ecco grandissima cazzata, tant'è che non l'ho mai lasciato a dormire dai nonni (viaggio di nozze a parte) perché non ne sento il bisogno e mi sento addosso la responsabilità di stare con lui.

Poi nella stessa settimana ho avuto 2 episodi in cui ho pianto come una fontana:
Episodio1. il più eclatante: la sera del fatidico giorno di ritorno dall'ospedale sono venuti a vedere il cucciolo come i re magi i miei suoceri e la zia di papiL. "posso tenerlo?" "ma che bello" "eh si adesso dovresti blabla" "magari un po' di mal di pancia" (di giàà?) "se li fate tutti così belli dovreste farne altri" (???)
Poi mentre stavano andando e il pupo dormiva e pareva avesse fatto la cacca io dico "ma tanto in clinica mi hanno detto di non svegliarlo per cambiarlo perché se dorme vuol dire che sta bene" e la suocera ridendo: "eh ma mica puoi tenerlo tutta notte così??"
A parte che era la sia prima notte a casa ed era ovvio che non dormiva tutta notte infatti di lì a poco si era svegliato. Fatto sta che detto ciò poi loro vanno, PapiL era sceso a salutarli e quando risale mi ritrova in un mare di lacrime, ho pianto tantissimo e non riuscivo a smettere!

Episodio2. il sabato pomeriggio della prima settimana a casa era stato un via vai di amici alcuni avvisando, altri no! E mentre stavo aspettando una mia carissima amica ecco che arrivano due amici di papiL. Diciamo che non parlavo molto, si vedeva chiaramente che avevo fretta che andassero. Poi la sera guardo papiL e gli dico "Ma sono stata scortese oggi con G. e L." Lui "ma no, perché?"
E giù a piangere di nuovo come una fontana per un'altra buona mezz'ora!

Poi una volta che il pupo ha preso il ritmo e noi il suo le cose sono andate mooolto meglio, i primi giorni non sono mai facili tra ormoni ballerini, stanchezza fisica, psicologica e dolori vari, ma tempo 10 giorni e non vi ricorderete nemmeno più come era senza quel piccolo esserino che mangia beatamente dal vostro seno!

alla fine ero riuscita a dormire, almeno un po'

8 commenti:

  1. ma quest'ultima foto è fantastica!!! mi riconosco in molte parti del tuo racconto!

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  2. bella la nuova veste del tuo blog...io sono un po' incasinata e dopo una riflessione sul mondo virtuale, penso che chiuderò i battenti...che ne pensi? ho bisogno di consigli...

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  3. I primi giorni tuti ti stressano!! Dovrebbe esserci una regola: le prime due settimane vietatodisturbare la nuova famiglia.. Sono accettati solo aiuti ma solo se veramente efficaci e senza critiche.... Poi dopo ci si abitua.. Io non dimentichero mai gli amici che arrivavano alle 10 di sera e io volevo andare a letto!! Alla fine hanno capito e non sono piu venuti cosi tardi...

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    1. Si guarda concordo! Oddio è vero mi è venuto un flash che una volta un paio di amici si sono fermati fino all'1.30 di notte e scatolino aveva solo un mese!! Li avrei uccusi!

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  4. bellissimo il tuo racconto, bello e vero.
    L'ultima foto è dolcissima io anche mi addormentavo seduta.
    Anzi veramente mi addormentavo un po' ovunque appena il piccolo riposava.

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    1. Ah sì ogni volta che appoggiavo la testa iniziavo a ronfare;)

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